Sicuramente arduo è trovare l’utilizzo di un tensiometro di De Nouy all’interno di una pellicola cinematografica, ben più facile, però, è trovare un “tensiometro” che vada al di là della tensione dei liquidi, per fluttuare nel cielo.
Questo
è il caso del tensiometro utilizzato per misurare la tensione nelle funi utilizzate nel volo degli acquiloni tetraedrici di Alexander Graham Bell,
inventore da tutti sicuramente ricordato per il brevetto del 1876 del primo
telefono.
Nel
film bibliografico a lui dedicato, “La sposa di Boston”, si fa riferimento non
solo alla sua maggiore invenzione, ma anche alle sue scoperte sul volo. Egli,
infatti, affascinato dal volo degli uccelli, sperimentò le prime forme di aquiloni,
cercando il giusto equilibrio tra stabilità e portanza.
Bell
individuò nel tetraedro la forma perfetta per il suo aquilone, in quanto poteva
essere il modulo base ideale per infinite combinazioni di strutture e poteva
essere assemblato secondo tutte le direzioni assiali.
L’aquilone tetraedrico di Bell è composto da una velatura che ricopre le due facce ed ogni modulo base è tenuto in tensione da una struttura che non si modifica quando in volo unita ad altri moduli, così facendo l’aquilone conserva costantemente lo stesso rapporto tra velatura e peso della struttura.
ß Primo volo de “Il piccolo Cigno” del 1907, ottenuto assemblando 3393 moduli tetraedrici. L’aquilone si alzò fino a 55 metri, trainato da un vaporetto, dopo circa sei minuti planò sull’acqua.
Nessun commento:
Posta un commento